Tra la fine di agosto ed i primi di settembre 2021 quattro dei cinque giovani capovaccai liberati nel Parco della Murgia Materana hanno intrapreso la prima migrazione autunnale. Alla data del 22 settembre 2021 Pablo, Lucas e Gabriel si trovano in Algeria e proseguono il loro viaggio verso l’Africa sub-sahariana mentre Isabel ha subito un terribile destino durante la migrazione.
Gli spostamenti dei capovaccai vengono costantemente monitorati da ISPRA e dall’Associazione CERM per mezzo dei GPS dei quali sono muniti grazie al supporto della VCF Vulture Conservation Foundation. Fino a quando sono rimasti in Italia, i giovani avvoltoi sono stati tenuti sotto controllo diretto anche da parte dei Carabinieri Forestali e da numerosi volontari distribuiti tra Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e l’Isola di Pantelleria.

Pablo ha lasciato il Parco della Murgia Materana il giorno 29 agosto ed è arrivato in Sicilia il 3 settembre; dopo aver seguito la costa occidentale siciliana in direzione nord, il 7 settembre alle ore 9,31 si è diretto verso Pantelleria e, senza fermarsi nella piccola isola, ha proseguito per la Tunisia, giungendovi alle ore 17,45 (350 km percorsi in 8,15 ore di volo).

Gabriel e Lucas sono partiti dalla Basilicata il 3 settembre. Lucas ha raggiunto la Sicilia il 5 settembre e il giorno seguente è arrivato sulI’Isola di Gozo (Arcipelago di Malta), volando sul mare per 152 km. Nell’isola ha trascorso la notte. Alle 6,40 del mattino del 7 settembre una persona con due cani lo ha fatto alzare in volo e subito dopo sono stati chiaramente uditi ripetuti colpi di fucile che hanno fatto temere il peggio. Hanno assistito all’episodio ornitologi locali, che si trovavano sul posto proprio per evitare che il capovaccaio fosse bersaglio di criminali. L’arcipelago di Malta è, infatti, ben conosciuto per i gravi atti di bracconaggio commessi ai danni di uccelli migratori appartenenti, quasi esclusivamente, a specie protette.

Per varie ore il GPS di Lucas non ha inviato segnali e questo ha fatto temere che il capovaccaio fosse stato ferito o che il suo GPS fosse stato danneggiato. Per fortuna, successivi segnali hanno rivelato che Lucas era precipitosamente fuggito, alla velocità di ben 63 km orari, dal luogo in cui erano stati esplosi i colpi di fucile per poi effettuare una sosta su di una falesia non coperta dal segnale telefonico, necessario per la trasmissione dati del GPS, ed irraggiungibile da parte di chi voleva abbatterlo. Che Lucas fosse davvero incolume si è capito quando circa tre ore dopo (ore 9,37) ha ripreso speditamente la via del mare e si è diretto verso la Libia. Alle ore 19,15 il giovane avvoltoio si era posato su di un traliccio nei dintorni di Tripoli, dopo aver volato ininterrottamente sul mare per 384 km.
Gabriel ha superato lo Stretto di Messina il 6 settembre e proseguendo la migrazione lungo la costa occidentale della Sicilia è arrivato nella provincia di Trapani. Il 12 settembre alle ore 10,51 ha lasciato la Sicilia ed alle ore 13,51 ha raggiunto l’Isola di Pantelleria (118 km sul mare). Il capovaccaio ha sostato qui per due giorni, sorvegliato dai Carabinieri Forestali del neo Parco Nazionale. Il 14 settembre, con un volo di 154 km, ha raggiunto la Tunisia e di lì ha proseguito verso l’Algeria.

Isabel, il più giovane dei quattro capovaccai, è stata l’ultima a lasciare il Parco della Murgia Materana, il 6 settembre. Giunta in Sicilia il 10 settembre, la giovane femmina vi ha sostato per qualche giorno e poi, purtroppo, ha scelto la rotta più rischiosa per l’Africa, quella che passa per l’arcipelago maltese. Questa scelta le è stata fatale: la sera stessa nella quale è arrivata a Malta, il 14 settembre, Isabel è scomparsa e tutto indica che sia stata uccisa a fucilate. Una news successiva racconterà l’accaduto nei particolari.
