Sara, capovaccaio liberato in Puglia nel 2015, torna in Italia dopo quattro anni trascorsi in Africa

Il giovane capovaccaio, nato al CERM Centro Rapaci Minacciati il 18 maggio 2015, è di nuovo in Italia dopo aver trascorso quattro anni in Africa, per la maggior parte in Niger, paese che ha scelto come area di svernamento.

Mappa del percorso di Sara in Italia tra il 2 ed il 9 maggio 2019 (750 km)

Sara era stata liberata dall’Associazione CERM nella Gravina di Laterza, in Puglia, il 16 agosto 2015, su incarico del Ministero dell’Ambiente e grazie alla collaborazione con LIPU BirdLife.

Il 23 agosto 2015 Sara si era allontanata dal sito di rilascio e dopo 28 giorni aveva raggiunto il Niger: nel corso del suo viaggio, lungo 3.980 km, Sara aveva girovagato per la Puglia, raggiunto la Sicilia occidentale e da qui attraversato il Mediterraneo, era poi “approdata” in Libia ed aveva attraversato il deserto del Sahara.

Il 2 maggio del 2019 Sara è tornata a sorvolare i cieli italiani.

Partita dal Niger il 23 marzo 2019, il 4 aprile ha prima raggiunto l’Algeria settentrionale, quindi ha effettuato frequenti spostamenti verso Cap Bon, l’area tunisina più vicina alla Sicilia. Sembrava che non osasse lasciare l’Africa ma, finalmente, il 2 maggio ha deciso di attraversare il mare e tornare in Italia, prima in Sicilia e poi nell’Italia meridionale peninsulare.

I movimenti di Sara vengono monitorati grazie al supporto della VCF Vulture Conservation Foundation, che sostiene i costi di abbonamento del sistema satellitare GPS Argos.

Sara non è il primo giovane nato in cattività e liberato dall’Associazione CERM che ha fatto ritorno in Italia: prima di lei erano stati osservati in Calabria e Basilicata i giovani Alì, nel 2009, ed Arianna, nel 2010.

Il ritorno di Sara è un’ottima notizia che mostra come il rilascio di individui nati in cattività possa supportare la popolazione selvatica della specie nonostante i mille ostacoli che i capovaccai si trovano a dover fronteggiare e che, spesso, ne determinano una precoce mortalità.

Sara al CERM, prima del trasferimento nell’area di rilascio (2015)

Life Egyptian Vulture