Si è svolto a Fuerteventura un workshop tecnico tra i beneficiari del progetto LIFE Egyptian vulture.

Nei giorni 21, 22 e 23 febbraio 2018 ha avuto luogo nell’isola dell’arcipelago canario di Fuerteventura un workshop che ha visto coinvolti gli staff dei beneficiari del progetto e personale spagnolo che sarà impegnato sul campo nello sviluppo di alcune delle principali azioni previste.

Un capovaccaio (localmente chiamato “Guirre”) vola nel cielo di Fuerteventura

Il workshop, organizzato dal Gobierno de Canarias, si è incentrato su di un proficuo scambio di esperienze e conoscenze relative a tre temi salienti del progetto LIFE Egyptian vulture: la messa in sicurezza delle linee elettriche per evitare che i capovaccai rischino l’elettrocuzione, la gestione di punti di alimentazione per il capovaccaio e la riproduzione ex-situ della specie.

Visita a la Estación Biológica de la Oliva

I contributi principali sono venuti dalle presentazioni di Miguel Ángel Cabrera Pérez (Gobierno de Canarias), Alessandro Andreotti (ISPRA), Mauro Salvadori (e-distribuzione), Guido Ceccolini e Anna Cenerini (Biodiversità sas) e Alejandro Suárez Pérez (Gobierno de Canarias, Estación Biologica de la Oliva) e su di essi si sono basati il confronto e la discussione tra i partecipanti.

Sopralluogo nelle aree di progetto

Il primo giorno dell’evento è stato dedicato ad un sopralluogo nelle aree di intervento che ha avuto inizio presso la Estación Biológica de la Oliva, che ospita una coppia di capovaccai in cattività, ed è proseguito con la visita ad alcune aree di nidificazione della specie (tutte oggetto di sorveglianza e monitoraggio), a linee di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica che sono già state o che saranno oggetto di interventi di isolamento nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture ed alla stazione di alimentazione di Tiscamanita.
Il giorno 22 febbraio la sessione teorica del convegno, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi di Puerto del Rosario, si è aperta con l’illustrazione dello stato e del trend della specie alle Canarie (M. A. Cabrera) ed in Italia (A. Andreotti).

I relatori del workshop

In seguito è stata affrontata la tematica del rischio di elettrocuzione per il capovaccaio (M. A. Cabrera, M. Salvadori e G. Ceccolini) che ha permesso di analizzare le tipologie di modifica che saranno adottate nelle aree sensibili per la specie a seconda del diverso tipo di sostegni presenti e che porteranno a rendere sicuri 500 supporti in Italia (interventi a cura di e-distribuzione) e 220 alle Canarie (interventi a cura di Endesa distribución).
E’ stato sottolineato come l’elettrocuzione risulti alle Canarie la prima causa di mortalità non naturale per il capovaccaio, che si verifica nelle linee di distribuzione a 20 kv i cui supporti vengono utilizzati come dormitori. E’ stato anche evidenziato il ruolo importante dei dispositivi GPS di cui sono dotati molti capovaccai canari, che permettono di tracciare l’uso del territorio e di individuare in maniera puntuale le zone maggiormente a rischio.
Successivamente si è passati ad affrontare l’argomento carnai (M. A. Cabrera e G. Ceccolini), con l’analisi delle esperienze del Gobierno de Canarias nella gestione delle tre stazioni di alimentazione già attive a Fuerteventura e Lanzarote e dei loro “pro” (riduzione della mortalità di giovani ed adulti) e “contro” (concentrazione delle coppie in aree prossime ad essi). La realizzazione di altri due carnai grazie al progetto LIFE Egyptian vulture, uno a Fuerteventura ed uno a Lanzarote, potrà favorire l’espansione della specie in aree ora meno frequentate.
In Italia il progetto consentirà di creare cinque stazioni di alimentazione specificatamente dedicate al capovaccaio sia in aree di nidificazione (una in Puglia, due in Basilicata ed una in Calabria) che in un’importante bottle neck (collo di bottiglia) migratorio (in Sicilia).

Un momento del workshop

La giornata del 23 febbraio è stata dedicata alla riproduzione ex-situ del capovaccaio ed ha avuto come fulcro una presentazione di Guido Ceccolini e Anna Cenerini che hanno messo a disposizione dei colleghi canari la loro esperienza ultraventennale sull’argomento. I due esperti operano nell’ambito dell’Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati, in Toscana meridionale, che dispone dello stock più grande al mondo di capovaccai in cattività e presso il quale sono nati 42 capovaccai (che sono stati liberati in natura oppure destinati alla riproduzione in cattività).
Ha chiuso la sessione un intervento del veterinario Alejandro Suárez Pérez, della Estación Biológica de la Oliva, che ha presentato i metodi utilizzati per la riproduzione ex-situ presso la struttura canaria ed i risultati ottenuti, che hanno portato alla liberazione di due individui.

I partecipanti al workshop

Il workshop è stato intervallato, nella tarda mattinata del 22 febbraio, dallo svolgimento di una conferenza stampa di presentazione del progetto alla quale hanno preso parte rappresentanti di rilievo del beneficiario coordinatore e di tutti i tre beneficiari spagnoli nonché del Cabildo de Fuerteventura, che ha ospitato l’evento e supporta il progetto: la Consejera de Política Territorial, Sostenibilidad y Seguridad del Gobierno de Canarias, Nieves Lady Barreto; il Presidente del Cabildo de Fuerteventura, Marcial Morales; la Responsabile di Red Endesa nelle isole minori, Margarita Paz; il Responsabile Ambiente di e-distribuzione, Mauro Salvadori; la Consejera delegada di Gestión y Planeamiento Territorial y Medioambiental (Gesplan), Beatriz Calzada Ojeda.

Le autorità alla conferenza stampa di presentazione del progetto

 

Conferenza stampa di presentazione del progetto

Life Egyptian Vulture