È sicuramente un’osservazione del tutto inaspettata e straordinaria quella effettuata nel Parco della Murgia Materana durante l’attività di monitoraggio dei capovaccai liberati in questa area protetta il 20 agosto 2021.
Il 29 agosto 2021 alcuni membri dello staff del LIFE Egyptian vulture hanno avvistato il capovaccaio Isabel posato sul ramo secco di un mandorlo e in sua compagnia, a poca distanza, un altro rapace di dimensioni decisamente maggiori.

Un’osservazione più attenta del grosso rapace ha permesso di identificarlo come un’aquila delle steppe (Aquila nipalensis). Isabel e l’aquila erano tranquille, di tanto in tanto si lanciavano qualche sguardo incuriosito ma non ostile.
L’aquila si è poi involata ed è stata inseguita da alcuni nibbi reali, decisi a scacciarla nonostante la rischiosa differenza di dimensioni e di arsenale di becco ed artigli a disposizione.

In Italia le osservazioni dell’aquila delle steppe sono estremamente sporadiche (ne sono state registrate 17 nell’arco degli ultimi 50 anni) perché si tratta di una specie distribuita soprattutto al di fuori dell’Europa; nidifica nelle steppe dell’Asia meridionale comprese tra Russia, Kazakhstan, Mongolia e Cina e sverna nell’Asia meridionale, nella penisola arabica e in parte dell’Africa orientale. Figura nella bandiera del Kazakhstan ed è l’uccello nazionale dell’Egitto.
Questa robusta aquila può superare i 250 cm di apertura alare e raggiungere quasi i 5 kg di peso, pertanto è evidente come Isabel, con i suoi 170 cm di apertura alare e i suoi 2 kg di peso risultasse “piccola” al confronto.
L’aquila delle steppe nidifica principalmente a terra e si alimenta, per lo più, di piccoli mammiferi e di uccelli ma anche di carcasse e rifiuti.

La IUCN considera questa specie come “Endangered“, minacciata, perché è interessata da un vasto e severo declino. Tra le principali minacce che la affliggono figurano gli incendi, la persecuzione ed il disturbo da parte dell’uomo, il disturbo da parte del bestiame nei siti di nidificazione e l’elettrocuzione.