Alle Isole Canarie hanno avuto luogo quattro incontri con i gruppi di interesse

Nei giorni 27 e 28 giugno 2018 il Gobierno de Canarias ha organizzato quattro incontri dedicati alla gestione di carnai e punti di alimentazione supplementare per il capovaccaio ed alla gestione di attività ricreative potenzialmente impattanti sulla conservazione della specie.

Un momento di un workshop a Fuerteventura
Un momento di un workshop a Fuerteventura

I seminari, due dei quali si sono svolti nell’Isola di Fuerteventura e due in quella di Lanzarote, sono stati curati dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura del Gobierno de Canarias con la collaborazione di altri organismi e, in particolare, della Direzione Generale per la Zootecnia del Gobierno de Canarias, il Consiglio di Fuerteventura ed il Consiglio di Lanzarote.

La finalità degli eventi era quella di fare il punto sullo stato del capovaccaio e confrontarsi con i vari gruppi di interesse del territorio per individuare accorgimenti che, sul fronte dell’alimentazione supplementare, possano favorire l’incremento e l’espansione della specie e, su quello delle attività ricreative svolte in ambiente naturale, permettano di garantire quanto più possibile la tranquillità del capovaccaio, soprattutto nel periodo riproduttivo.

I partecipanti al primo workshop a Fuerteventura

Al seminario dedicato alla gestione dei carnai e dei punti di alimentazione supplementare sono stati convocati le istituzioni responsabili del benessere animale a livello regionale ed insulare, tecnici e veterinari, gestori dei carnai già attivi, tecnici che operano per la conservazione della fauna ed agenti ambientali.

Nella prima parte dell’incontro, il dott. Miguel Angel Cabrera Pérez (Gobierno de Canarias) ha introdotto temi essenziali quali lo stato del capovaccaio nelle due isole dell’Arcipelago, le necessità trofiche della specie, il funzionamento dei carnai esistenti ed il loro effetto sulla popolazione di capovaccaio e la normativa di riferimento.

A seguire è stato intavolato un confronto fra gli intervenuti che si è incentrato, in particolare, sul miglioramento della qualità e sulla diversificazione della tipologia di alimenti forniti, sulla valutazione delle aree idonee all’installazione dei nuovi carnai previsti dal progetto LIFE Egyptian vulture (uno a Lanzarote e l’altro nella parte sud di Fuerteventura) e sulla necessità di redigere un piano di gestione complessivo dei carnai presenti e futuri. Si è, inoltre, discusso della fattibilità di organizzare punti di alimentazione per il capovaccaio direttamente all’interno degli allevamenti non intensivi e semi-intensivi, ora ostacolata da disposizioni di natura normativa nazionale.

All’incontro è seguita una riunione integrativa che ha avuto luogo il 17 giugno 2018 a Fuerteventura e che è stata specificatamente dedicata alla gestione dei due carnai presenti sull’isola.

Il seminario dedicato alla gestione delle attività ricreative in ambiente naturale ha coinvolto enti con competenze nella gestione ambientale e gruppi di interesse coinvolti in attività sportive e ricreative, gruppi sportivi ed agenti ambientali.

I partecipanti al secondo workshop a Fuerteventura

La prima parte è stata dedicata ad illustrare gli effetti negativi che talune attività determinano sul successo riproduttivo della specie, soprattutto in alcune aree di nidificazione (es. escursionismo, prove e gare ciclistiche e di veicoli a motore, arrampicata, birdwatching, parapendio ecc.).

Quindi gli intervenuti si sono confrontati sulle possibili misure di mitigazione di questi impatti negativi, tra le quali figurano: l’individuazione di un’area di “rispetto” di almeno 500 metri dai nidi nel periodo febbraio-luglio, il miglioramento dello scambio di informazioni tra i vari enti in modo che le autorizzazioni allo svolgimento di attività ricreative in aree critiche vengano rilasciate a ragion veduta, il miglioramento della segnaletica nelle aree critiche per sensibilizzare la popolazione e divulgare le limitazioni in essa applicate, il potenziamento della collaborazione tra gruppi di interesse locali e lo staff che opera per il monitoraggio e la conservazione della specie ed il coinvolgimento dei corpi di vigilanza per ottimizzare l’attività di controllo.

Un momento di un workshop a Lanzarote

 

Life Egyptian Vulture